conciliare boyfriend e Dio

La più grande paura, quella vera, la patisci quando s’impossessa di te il pensiero che non c’è un posto dove fuggire. Nella mia breve ma densa vita mi accade sovente di incontrare individui spauriti, con gli occhi fuori dalle orbite, terrorizzati come agnellini nel bosco, nella folle ricerca di un luogo dove sentirsi sicuri e protetti. Molti, come me nel passato, si affidano a falsi idoli; il problema è che questi falsi idoli presto si sgretolano come uccelli di fango e ti lasciano ancora più smarrito, in questo mondo splendido e spaventoso. Dio è un rifugio d’origine controllata, certificato da migliaia di anni d’esperienza collettiva, che non si sgretolerà mai, nonostante gli tsunami e la marcescenza della vita terrena.

Purtroppo ho notato come, specie nella nostra età verdeggiante, molte pie compagne del Gruppo tendono ad allontanarsi da Dio in caso di fidanzamento. Ed è su questo fenomeno che vorrei riflettere in questo post. “Vieni all’after di preghiera?”, “Non posso, devo uscire con Cristian” ho udito l’altro giorno e la pelle mi si è accapponata, come quella di uno dei tanti lebbrosi poi guariti da Cristo. Ohimè, non siamo ubiqui e talvolta la scelta tra Dio e il ragazzo è inevitabile. Ovviamente Dio non ci chiede di rinunciare totalmente a qualcosa cui teniamo tantissimo o, se lo fa, è per scherzare ( si legga la già citata storia di Abramo), ma richiede egualmente alcuni sacrifici, chiamiamole pure prove d’amore, indi una rinuncia parziale a ciò che ci piace. Bisogna capire che il sacrificio, ovvero la rinuncia al piacere, per noi cristiani, è una delle gioie più grandi e soddisfacenti. Inoltre, concedersi col contagocce, poco per volta, un pixel per volta (come dice la mia amica laureata in informatica), al proprio ragazzo, è un trucco per farsi amare più a lungo e intensamente. Ed anche Dio è contento. So che un’amica lettrice si è da poco fidanzata con un boy bello e devoto. Non voglio fare nomi, per correttezza nei loro confronti e alla legge 626 sulla privacy, ma lo stesso vorrei offrire qualche consiglio, umilmente, come Dio mi ha insegnato. Cara, sappi che recenti studi statistici d’istituti cristiani di ricerca ci ricordano che, oggettivamente, i tempi devono essere dosati con parsimonia e asservito calcolo: rispettivamente nella proporzione di: 90 Dio e 10 proprio ragazzo. Dopo 9 ore passate a pregare ci è generosamente consentito trascorrere un’ora col ragazzo. Per chi non avesse addomesticatezza con la matematica può inserire i dati all’interno di questa formula: 1: X = 9: Y. S’inserirà accuratamente al posto della Y il numero di ore trascorse pregando nell’ultima settimana, a titolo esemplificativo diciamo 24 cioè: 1:X = 9: 24 cioè (24x1): 9 cioè 2,66, che sarebbe la X, che ammonta a 2 ore e quarantacinque minuti. Riassumendo: pregato (o trascorso col Gruppo di preghiera) 24 ore potrò consumare a mio piacimento 2 ore e 45 minuti col mio ragazzo. Il tempo di un film e qualche parola dolce sussurrata nell’orecchio; diciamo tutto il tempo necessario perché ci sia voglia di vedersi anche successivamente e l’amore non crolli come un’accidentata Torre di Babele. Forse alcune di voi mi diranno: “troppo poco”, “il mio ragazzo vorrebbe trascorrere più tempo con me”. Bé, io vi dico: “Il suo è solo egoismo” e voi, a differenza di Rut nell’Antico Testamento, dovete PRETENDERE poiché presumibilmente quel mascalzone vi vuole solo come corpo e non come spirito. Per cogliere questo, generosamente vi consiglio una prova d’amore certificata. Se iniziate a uscire con un ragazzo, ponetevi subito in questo modo, per cogliere la sua reazione e capire se vi vuole veramente bene o meno: dovreste rammentare immediatamente, al primo incontro, che per voi la castità è un valore primario. Nel caso si dileguasse, tirasse fuori un impegno improvviso o una zia malata, sappiate che è stato smascherato, che quel ragazzo era bramoso solo di trastullarsi con il vostro acerbo corpicino, quindi non consideratelo degno di partecipare alla vostra mensa ed evitatelo! Come Dio richiede esigentemente prove d’affetto, noi dobbiamo mettere continuamente alla prova l’amore del nostro ragazzo. Come ci insegnano con acutezza molti martiri, più il vostro ragazzo soffrirà più l’amore sarà elevato (e sublime). Come Dio fa giustamente con noi, potete mantenere il vostro boyfriend in una perenne situazione di timore e di scacco, fargli credere che potete lasciarlo da un momento all’altro: vivrà così in persistente stato di paura e tensione e il suo amore sarà puro e sincero.

Inoltre, io mi chiedo, com’è possibile accettare con disinvoltura che il vostro ragazzo, come spesso accade, prima di mettersi con voi sia già stato fidanzato e già abbia amato? Ebbene, dovete fargliela pagare retroattivamente per questa nefandezza, per questo comportamento obbrobrioso e irrispettoso. Nemmeno il Thesaurus sa più che sinonimi di schifo suggerirmi. Come si è permesso di fare una cosa del genere? Questo mi fa piangere, mi fa sentire inadeguata, mi da un senso inquietante di precarietà e di contingenza; è terribile la sensazione di essere solo una delle tante, una tappa e una tacca del suo percorso esistenziale. Amiche mie, non vi sentite forse sminuite? Non vi sentite un pasto precotto ingurgitato frettolosamente? Non vi sentite, peggio ancora, un INVOLUCRO?

Poi, tutto il perverso sistema mediatico invita a spargere il cromosoma mancante a destra e manca, insegna che l’amore si compra con i soldi, con gli oggettini carini, invece l’amore si conquista con il sacrificio, con le lacrime, con ardue prove. Certo che ci fa piacere ricevere una scatola di baci perugina, però dobbiamo farci forza, accumulare la nostra caparbietà e, se necessario, buttargliela dietro. “Credi che il mio amore valga una scatola di cioccolatini?”. E tutte le tentazioni, le donne vestite col filo interdentale che invadono i massonici canali televisivi? Le possibilità sono due, potete scegliere: o lo costringete a intravedere solo il canale di televendite di tappeti oppure gli lasciate via libera: che si guardi pure Studio Aperto, Lucignolo, le Veline di Striscia la Notizia, poi vi presentate da lui, sexy, con il nuovo perizoma di Intimissimi, con i tacchi alti, con la pelle aspersa di creme eccitanti, la bocca arrossettata, gli occhi felini contornati di nero, dello smalto a pois sulle unghie, e infine non vi concedete.

Se dopo tutto questo il vostro ragazzo vi lascia, allora avete vinto voi; avete scoperto che il suo NON ERA VERO AMORE, avete smascherato il satanasso!

Oh Dio, quanto è meraviglioso essere vivi: grazie, Grazie.

Intimamente Vostra

Katia